Litografia dell'Infiorata di Genzano, 1823
Thomas Antoine Jean Baptiste, Infiorata di Genzano, 1823. Litografia di De Villain François. Museo Civico Tuscolano – Scuderie Aldobrandini, Frascati (RM).

Storia dell’Infiorata di Genzano

La festa risale al XVIII secolo, precisamente al 1778, quando per la prima volta venne allestito un tappeto floreale, composto da diversi quadri, lungo la via Sforza (ora via Bruno Buozzi) di Genzano.

Origini dell’Infiorata

In precedenza, a Genzano, e verosimilmente in altre località dei Castelli Romani, esisteva da tempo imprecisato la consuetudine di preparare tappeti di fiori in occasione della festa del Corpus Domini. La tradizione era nata a Roma nella prima metà del XVII secolo ed era stata adottata nelle località dei Colli Albani probabilmente per gli stretti legami di questo territorio con Gian Lorenzo Bernini,

Gian Lorenzo Bernini, autoritratto, Galleria Borghese, Roma
Gian Lorenzo Bernini, Autoritratto (1623 circa); olio su tela, 38 × 30 cm, Galleria Borghese, Roma

il principale artefice di feste barocche. Si ritiene, infatti, che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori fosse nata nella Basilica Vaticana ad opera di Benedetto Drei, responsabile della floreria vaticana, e di suo figlio Pietro, i quali avevano usato “fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell’opere del mosaico” il 29 giugno 1625, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma. Pochi anni dopo, nel 1633, un altro quadro floreale venne realizzato da Stefano Speranza, uno stretto collaboratore del Bernini. Oreste Raggi informa che, morto Benedetto Drei, fu proprio Bernini a succedergli, e che “da Roma quest’arte si divulgò”.

L’Infiorata: da consuetudine a festa tradizionale genzanese

A Roma la consuetudine delle infiorate dovette scomparire alla fine del secolo XVII. A Genzano, invece, continuò ancora nel XVIII secolo, come informa un manoscritto anonimo del 1824 conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e stampato solo di recente, in cui si narra come a Genzano alcune famiglie avessero l’abitudine di fare infiorate davanti alla loro abitazione in occasione delle tre diverse processioni che si svolgevano nella ricorrenza del Corpus Domini, una nel giovedì, le altre due nella domenica successiva. Poiché nessuna delle tre processioni passava per via sforza, don Arcangelo Leofreddi, che abitava in quella via, chiese al Vescovo di Albano François-Joachim de Pierre de Bernis la variazione del percorso della processione del giovedì dell’ottava. Ottenuto il permesso, don Leofreddi “pregò tutti li abitanti (di via Sforza) a fare delle infiorate, ognuno a proprie spese avanti le loro abitazioni, come tutti fecero“. C’è disaccordo sulla data della prima Infiorata di Genzano: alcuni la fanno risalire al 1778; altri al 6 giugno 1782, data in cui il tappeto coprì l’intera via (in precedenza l’infiorata copriva piccoli tratti).
Nel XIX secolo l’Infiorata di Genzano si svolse con cadenza annuale, tranne alcuni periodi di interruzione: una prima interruzione dal 1845 al 1863; una seconda interruzione, anch’essa della durata di diciannove anni, dal 1875 al 1894, anno in cui verrà ripristinata dal circolo cattolico “Compagnia di san Luigi”. Nei primi anni del XX secolo l’allestimento dell’Infiorata fu poco costante. La tradizione dell’Infiorata riprese in occasione del Congresso Eucaristico Interdiocesiano del 1922, la cui sede fu Genzano, e da allora si è svolta con cadenza annuale.

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